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Con una prestazione a dir poco strabordante la nostra guerriera si prende di prepotenza il suo primo titolo in un torneo WTA Premier – complessivamente il 9° in carriera – la Top20 e la posizione n.10 della Race to Singapore!
Una serata davvero indimenticabile nell’Emirato di Dubai che corona e celebra la sua prima regina azzurra: dopo un primo tentativo fallito 3 anni fa contro Petra Kvitova, Sara Errani risorge dalle proprie ceneri come la leggendaria fenice che si reca in Arabia per morire e immediatamente rigenerarsi.
Una settimana snervante, tesa, piena di pericoli – tra tutti quello di trovarsi sotto 1-5 contro Saisai Zheng nel primo turno – e rischi – come quello preso partendo per Dubai e resettando tutto dopo un week-end di Federation Cup più che deludente. Non importa, è tutto finito. E si è concluso come meglio non avrebbe potuto andare: 1 ora di gioco, 2 games concessi ed il titolo WTA più importante della sua carriera… su cemento. Lo stesso cemento dove – a scapito delle lacune di fosforo improvvise od occasionali – la nostra Sara Errani aveva già precedentemente conquistato SF allo US Open (2013), QF all’Australian Open, finale nella stessa Dubai (2013) e una doppia finale al GDF Paris Open indoor (2013-14).
La nostra guerriera è scesa in campo con gli occhi della tigre, silenziosa e concentrata solo ed unicamente sulla sua preda, che non ha resistito a non ricambiare lo sguardo e ne è rimasta tragicamente ipnotizzata. Barbora Strycova – n.47 della classifica mondiale – ha dovuto rassegnarsi in brevissimo tempo all’idea di non avere nessun controllo sulla partita più importante della sua vita e dover aggiungere un altro pesantissimo risultato alla lista dei precedenti persi. Al contrario, nella testa della prima italiana a trionfare nel Premier ospitato dagli Emirati Arabi Uniti, solo consapevolezza: quella di chi davvero ha già visto il fondo ed è risalito fino in cima per poterlo raccontare. La consapevolezza di chi sa di possedere dei punti fermi da cui potersi distaccare ed, un giorno, ritornare, senza che niente sia cambiato di una virgola. La consapevolezza di chi non teme l’assenza, di consensi, di supporto, di rispetto, perché conosce profondamente ed accetta ogni suo limite e talento. Risultato finale: 6-0, 6-2.
Momentamente però non abbiamo modo di festeggiare perché corriamo a prendere l’aereo per spostarci verso il Qatar Total Open 2016 di Doha, dove la nostra regina esordirà contro Svetlana Pironkova nella giornata di domani – Court1 ore 5pm locali circa. La bulgara n.93 della WTA si è aggiudicata l’ultimo incontro disputato a Sydney 2 anni fa.
Sara Errani competirà nuovamente anche in doppio con la spagnola Carla Suarez Navarro; sfortunatamente – come lo è stato per Dubai – il sorteggio non è stato dei migliori, perché le ragazze dovranno immediatamente vedersela con una delle coppie più temibili del circuito, quella formata da Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova (tds n.5).
Per la gioia di chi vuole rivivere le emozioni di ieri e per quella di chi non ha potuto seguire la finale ed il trionfo della nostra Sarita, eccovi gli HIGHLIGHTS del match (Errani v. Strycova):