INTERVISTA: “La caviglia non mi faceva male quindi ho scelto di aspettare a fasciarla”

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Buongiorno a tutti! Tra un cornetto e un caffè vi proponiamo l’intervista post-match (SpazioTennis) di ieri della nostra Sarita nella quale ci racconta del – pare – scampato pericolo per la caviglia, dell’impostazione tattica del gioco e del “caldo-non caldo”.

Ora vediamo, ho messo il ghiaccio e poi vediamo se si gonfia o resta così: in campo ho chiesto alla fisioterapista, non ho voluto farla fasciare, non sono abituata a fasciarle, quindi ho detto per il momento non mi sta facendo male quindi la lascio così, poi se vedo che mi fa male ci ripenso.

A me sembrava che lei non sbagliasse mai e che spingesse sempre, in lungolinea di rovescio non riuscivo a chiuderle un punto, mi sentivo in difficoltà. Volevo provare a giocare più sul dritto e farla muovere alzando un po’ la traiettoria ma non ci riuscivo tanto. Io col rovescio in lungolinea ho più difficoltà, lei invece lo cambiava benissimo.

Lei è calata un po’ e io sono riusciuta a spingere un po’ di più, sono stata brava a rimanerle attaccata. Ero un po’ nervosa perchè vedevo che lei non mi regalava niente e non abbassava il ritmo”.

“A livello di condizioni, sì, c’era caldo ma io a dire la verità dopo Rio non mi sembra mai caldissimo, credo mi sia cambiata la percezione della temperatura, lo dice anche Pablo Lozano: lì non si riusciva proprio a respirare, quasi non si poteva giocare.”

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