Wimbledon 2015: sorteggio e prima vittoria ai Championships

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Il 2015 sembra proprio essere un anno di svolta per quanto riguarda la superficie meno amata dalla nostra Sarita a giudicare dai risultati ottenuti finora: dopo un terzo turno conquistato nel Premier di Eastbourne ed un’eliminazione ai punti contro la russa Daria Gavrilova, la n.1 d’Italia si è spostata all’All England Lawn Tennis Club di Wimbledon per i Championships, dove ha già vinto il suo primo incontro dopo 2 anni di digiuno.

Considerata la proverbiale difficoltà di un derby e la normale tensione per un primo turno Slam dove Sara non ha mai brillato, la dea bendata non è stata prodiga di cortesie per l’azzurra visto che la sua prima avversaria in tabellone è risultata la leggenda Francesca Schiavone.

L’andamento del match ha rispettato le previsioni dei più, basandosi sul fatto che da entrambi i lati della rete si sarebbero date battaglia due tra le più rinomate guerriere del circuito. Dopo un primo set deciso quasi interamente dall’esito del settimo gioco – durato la bellezza di 30 punti e 20 minuti d’orologio – anche la ripresa sembrava ugualmente segnata, quando una volta ottenuto il break al termine di un lunghissimo sesto game Sara andava a servire per chiudere il match sul 5-3: quasi rassegnata e probabilmente sollevata dalla tensione iniziale, la leonessa è rientrata di prepotenza in partita e ha inanellato una serie di 4 giochi consecutivi riportando la parità sul Court 17. Ultimi impeti di orgoglio per Schiavone all’inizio del set decisivo ma brillante resistenza da parte di Sarita che si scrolla di dosso l’avversaria con un doppio break e ingrana la marcia per il turno successivo. Punteggio finale: 6-2, 5-7, 6-1.

Questo il commento di Sara nell’intervista post-match:

Ho iniziato molto bene, da fondo riuscivo a spingere ed il dritto era molto profondo. Ma continuo a fare fatica ad adattarmi fino in fondo alla superficie, mi stanco molto e non riesco a mantenere la stessa velocità di braccia. Lei ha approfittato del mio calo, poi sono stata brava a risalire. E’ sempre difficile preparare e giocare un match contro un’altra italiana, in particolare con Francesca con cui ci siamo allenate migliaia di volte ed è un’amica.”

Spesso mi capita dopo il primo set di calare nel gioco per via della fatica. E’ come se l’erba ti risucchiasse. Dopo il torneo di Eastbourne ho passato quattro giorni in cui non riuscivo a piegare le gambe, con i quadricipiti distrutti. Per fortuna che qui a Wimbledon il sole ha reso i campi più asciutti, così riesco a muovermi con più sicurezza. Per giocare su campi in erba si usano altri muscoli, e faccio davvero fatica. Quando c’è il clima umido londinese non riesco proprio a spostarmi come vorrei e questo non solo mi penalizza, ma mi costa una maggiore fatica fisica”.

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